giovedì 15 ottobre 2009

LE POSTE ITALIANE - La rabbia della gente: 'Che disastro'

Segrate-Bovisa in un mese footy08 Cartolina da Segrate a Bovisa 1 mese!!! Io abito alla Bovisa in Dicembre non abbiamo ricevuto la posta per due settimane. Niente. Ho chiamato varie volte e hanno detto che c' era in corso uno sciopero. Adesso arriva varie cose sigillate. UN DISASTRO e senza nessun informazione Aspetto un pacco dal 20 agosto gutemberg è dal 20 agosto che aspetto un pacco in carico a Roserio. Ho aperto 3 reclami senza mai ricevere neanche una risposta, cosa devo fare??? Il pacco c' è, dicono al 848800898 che è già stato fatto il documento di uscita, ma..... non esce. Fanno schifo!! Da novembre senza risposta coneshell Aspetto un pacco dagli U. S. A. spedito il 15 settembre in giacenza a Roserio dal 14 novembre 2007. Ho inviato i miei dati per lo sdoganamento, ho telefonato per avere notizie ma fino ad ora non ne ho avute. Chi ha spedito il pacco mi comunica che l' Italia è il Paese in cui si hanno più problemi di spedizione per cui molti venditori non accettano ordini che provengono dal Bel Paese. Oltre alla spedizione sopracitata sono in attesa di altri 6 pacchi. Per spedire vado in Svizzera idrone Io ho mandato 8 raccomandate negli Usa il 3 gennaio, con documenti abbastanza urgenti. Il sito delle poste mi dice che sono ancora tutte... in lavorazione a Milano. Oggi sono andato in Svizzera a mandarle per disperazione... La raccomandata lunga un mese zanaboby Il 19/12 spedisco una raccomandata AR (ufficio postale Milano Destinatario Milano Ritorno a Milano). La raccomandata viene ricevuta il 29/12. La ricevuta arriva il 12/01... Un mese per non uscire nemmeno da Milano!!! Io attendo da metà dicembre webbear Raccomandata 8 giorni da Ascoli a Milano, arrivata, spedizione da Inghilterra a Milano, 1 mese, arrivata, spedizione dagli Usa, 45 giorni, non ancora arrivata. Sono tutte spedizioni di metà dicembre, Poste Italiane si difende dando la colpa ai trasportatori (il famoso sciopero). Molti venditori di Ebay, e siti internet stranieri, non spediscono più in Italia, troppi problemi tra dogane e poste, sono più le spedizioni perse che quelle che arrivano. Viva le Poste italiane. Il nostro regalo partito dal Canada frecciasilenziosa All' inizio di ottobre abbiamo spedito Via Aerea dal Canada un regalo di compleanno a mia suocera che abita in Friuli. A metà gennaio mia suocera ha ricevuto dall' ufficio di Roserio una richiesta di documentazione per il contenuto del pacchetto che era in giacenza lì. Volevano una ricevuta di acquisto che dimostrasse il valore della merce. Con che criterio spedisco un regalo emettendo anche una fattura? Sta di fatto che il regalo è ancora a Roserio e ormai ci siamo messi il cuore in pace che non verrà recapitato. Le poste canadesi però ci hanno già rimborsato delle spese di spedizione e del valore della merce spedita, perché se il pacco spedito via aerea non viene consegnato entro 45 giorni, il cliente ha diritto al rimborso.... .. Chissà perché ci siamo trasferiti in Canada! Auguri di Natale arrivati due giorni fa liciac Lambrate, nella zona Milano 20134 i problemi sono iniziati già a luglio: posta recapitata solo un paio di volte alla settimana, a orari sempre diversi e da personale sempre diverso, riviste settimanali mai arrivate o ricevute con mesi di ritardo, corrispondenza privata persa. Sono mesi che cerco di comunicare con Poste italiane scrivendo regolarmente a info@poste. it ma è inutile: non si degnano di rispondere, neanche dopo ripetuti solleciti. Intanto negli ultimi due giorni sono arrivati auguri di Natale spediti più di un mese fa...

fonte: repubblica.it

martedì 13 ottobre 2009

“Le vostre poste non funzionano” Su eBay non vendono agli italiani

“Le vostre poste non funzionano” Su eBay non vendono agli italiani


Pubblicato da curiositybox su 13 Ottobre 2009



Un sistema postale da terzo mondo: ebay non spedisce in Italia!

by Pasquale Caterisano

Su eBay si moltiplicano i venditori che non spediscono in Italia. Sotto accusa finiscono i servizi postali del nostro paese.







Le vostre poste non funzionano” Su eBay non vendono agli italiani

I pacchi spediti arrivano in ritardo o non arrivano per niente

di FRANCESCO CACCAVELLA

MIKE vive negli Stati Uniti ma grazie ad eBay vende migliaia di CD a meno di un euro in tutto il mondo. In tutto il mondo tranne che nel nostro paese perché Mike, come è scritto chiaramente nella sua inserzione, non spedisce in Italia. James Zhou vende DVD da Shanghai ma anche lui non spedisce in Italia, in Africa o in Messico. York, sempre americano, vende orologi Casio a buon mercato ma non ad italiani, greci o nigeriani, che sono, come è scritto nella sua pagina, gli “artisti della truffa”.



Insomma, siamo considerati la pecora nera mondiale del commercio elettronico. E tutto per colpa – dicono i venditori – del nostro sistema postale. Su eBay la clausola “do not ship to italy” (non spediamo in Italia) è presente in oltre 37 mila inserzioni: per la Francia le inserzioni con la stessa dicitura sono 3 mila, per la Spagna poco più di 700 e quasi nessuna per l’Inghilterra. Sono 10 mila gli ebayer che non spediscono in Germania, ma in quel caso si tratta di stringenti regolamenti per le importazioni, mentre in Italia il problema segnalato è sempre l’inefficienza delle spedizioni.



“Spedisco da otto anni in 89 nazioni”, scrive nella community di eBay un utente da 22 mila e più vendite. “In 88 nazioni sono andate a buon fine il 100% delle spedizioni e solo in una, l’Italia, il tasso di successo è del 47%”. Tutti i venditori che abbiamo contattato ce lo hanno confermato: in Italia i pacchi arrivano tardi o non arrivano per niente e i compratori o chiedono il rimborso oppure segnalano come inaffidabile il venditore. “Gli italiani indicano sempre che non ricevono i pacchi che spedisco. Ho perso diverse centinaia di dollari avendo a che fare con compratori italiani, non posso andare avanti così…” ci dice un venditore del Delaware. Ben rappresentato anche il cliché dell’italiano truffatore: “Diversi pacchi di valore che ho spedito in Italia non sono mai arrivati. Non so se sia vero, ma chiedendo sui forum in internet mi hanno detto che il vostro sistema postale è corrotto e gli impiegati aprono i pacchi e li rubano”.



Il fenomeno del “non vendiamo agli italiani” va avanti da mesi e si è aggravato nel corso delle ultime festività natalizie. Andrea Polo, responsabile comunicazione di eBay, ne è consapevole anche se vede spiragli di miglioramento. “Il problema è dovuto sia ai lunghi tempi di spedizione – dice a Repubblica.it -, sia dell’aspettativa del consumatore che, poco esperto di commercio elettronico, spesso non considera a dovere i complicati meccanismi che regolano un acquisto internazionale: pagamento, invio della documentazione, sdoganamento e così via”. Maggiore efficienza, aggiunge, potrebbe derivare dall’uso dei corrieri per la spedizione o di PayPal per il pagamento.

Scegliendo i corrieri rispetto all’azienda di Stato le cose migliorano, ma il prezzo aumenta. Lo sanno anche principali imprese di commercio elettronico italiane che si affidano sempre a corrieri privati: Yoox, il leader nella vendita di abbigliamento online, spedisce con UPS, Mediaworld, Mr. Price ed ePrice del settore dell’elettronica di consumo si affidano a TNT o Bartolini mentre IBS, che spedisce 4000 pacchi al giorno, affianca a SDA, il corriere delle Poste, un corriere privato.



Chi vende su eBay o chi gestisce un piccolo negozio di commercio elettronico fa quasi sempre affidamento alle più economiche spedizioni dei servizi pubblici che poi, in Italia, vengono poi prese in carico da Poste Italiane. Ma il problema non riguarda solo le spedizioni estere. “Mi sono fatta in quattro per consegnare tutti gli ordini immediatamente dopo aver ricevuto la conferma – scrive su un forum dell’Associazione italiana di commercio elettronico la proprietaria di un piccolo sito di e-commerce – e poi le poste italiane, invece che metterci 3 giorni (più uno di accettazione) come scritto sulle condizioni, ce ne mettono più di 7″.



I forum di eBay sono diventati una sorta di centro di raccolta delle lamentale sul sistema postale italiano e sul web sono nati siti che raccolgono notizie e informazioni sulle sue inefficienze. Si è mossa anche la magistratura sulla scia di un’inchiesta di Repubblica che lo scorso gennaio ha mostrato 200 tonnellate di posta accatastate nei sotterranei del centro postale di Milano Roserio, quello in cui arrivano molti dei pacchi inviati dai venditori esteri di eBay. Da alcuni giorni, infine, alla procura di Milano è arrivato anche un esposto dei Cobas delle Poste nel quale si ipotizza che, per smaltire le giacenze postali lombarde, si sia mandata al macero la corrispondenza non lavorata o recapitata.



Ma il problema non riguarda solo il mondo, seppur vastissimo, di eBay. Il valore del commercio elettronico italiano è tre volte più piccolo di quello francese, sei volte di quello tedesco e dieci di quello inglese ed la logistica è indicata come uno dei maggiori freni alla sua affermazione. Una ricerca Netcomm-Bocconi presentata al Netcomm e-Commerce Forum di Milano alcune settimane fa ha mostrato come l’efficienza delle spedizioni sia, assieme alla garanzia delle transazioni, lo strumento principale con cui superare lo scetticismo dei consumatori verso questo modo di fare acquisti.

E se ci fossero ancora dubbi basterebbe riascoltare le parole del numero due di Amazon, Diego Piacentini, pronunciate al Netcomm Forum, parole che va ripetendo da anni: se Amazon – che è presente in Francia, Germania e Inghilterra – non apre in Italia è soprattutto a causa del sistema delle spedizioni. “A Natale – ha detto il top manager Amazon – sono stato a trovare i miei genitori che non ricevevano la posta perché il postino era ammalato”.

fonte: curiositybox
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