lunedì 26 settembre 2011

Incontri con gli Artsisti - Andrea Abati - mercoledì 28 settembre · 18.00 - 21.00

 

AParte - AssociazionePecciArte

 

vi invita a partecipare a:

LINKs - Incontri Con gli Artisti

ANDREA ABATI

 

Mercoledì 28 Settembre - ore 18:00

presso l'auditorium del Centro per L'Arte Contemporanea Luigi Pecci

 

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-proiezione video

 

-incontro con l'Artista e dialogo con i partecipanti
 

- seguirà cena facoltativa con l'artista

 

siete tutti invitati! vi aspettiamo

 

Luogo:    Auditorium Centro Pecci- Prato  Viale della Repubblica, 277    Prato, Italy

I neutrini sono più veloci della luce?

 

di Laura Berardi | Pubblicato il 23 Settembre 2011 09:46 fonte

 

 

“Non vogliamo ancora dare alcuna interpretazione – teorica o fenomenologica – ai dati ottenuti”. La frase è riportata nello studio che potrebbe essere un vero e proprio terremoto per il mondo della fisica delle particelle. All'esperimento Opera del Cern, al quale lavorano anche ricercatori italiani dell'Infn, hanno ottenuto risultati che suggeriscono l'erroneità di uno dei princìpi fondamentali su cui si basa la Relatività speciale di Einstein. Sembrerebbe che alcuni neutrini, lanciati dal laboratorio di Ginevra verso quelli del Gran Sasso, abbiano percorso i 730 km di distanza tra i due laboratori a una velocità superiore a quella della luce: 299.792.458 m/s più 60 nanosecondi.

L'osservazione di oltre 15.000 eventi registrati dai fisici italiani sembrerebbe infatti mostrare che i neutrini possano superare quella velocità di una quantità infinitesima, ovvero che viaggino a una velocità di 20 parti per milione al di sopra di quel limite. Per ottenere questo valore, i fisici del Cern e quelli del Gran Sasso hanno dovuto sincronizzare la misura dei tempi tra i due laboratori e calcolare con alta precisione anche la reale distanza tra la sorgente, a Ginevra, e il rilevatore, nell'Appennino italiano: questa è stata calcolata con un'incertezza di appena 20 cm su un percorso di 730km. Il tempo di volo dei neutrini è invece stato determinato con una precisione di meno di 10 nanosecondi, usando Gps avanzati e orologi atomici.

E' ovvio che gli stessi ricercatori consiglino la massima cautela, vista la portata della notizia. L’articolo è stato pubblicato stanotte in pre-stampa su ArXiv per essere sottoposto a una peer review, ovvero all'esame di tutta la comunità scientifica: “Dopo numerosi e attenti controlli e dopo che le misure sono state effettuate più volte, i dati sembrerebbero consistenti, ma l'impatto che un risultato di questo tipo potrebbe avere sull'intera comunità scientifica ci spinge a continuare la ricerca di eventuali errori sistematici ancora sconosciuti che ne diano una spiegazione più semplice”, si legge nello studio.

“Sebbene le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un'elevata accuratezza statistica, e nonostante la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti”, ha ribadito anche Dario Autiero, ricercatore del Cnrs che ha collaborato allo studio e che oggi, alle ore 16, terrà un seminario (che può essere seguito online) a Ginevra per presentare i risultati.

La comunità scientifica è in fibrillazione, e il direttore di ricerca del Cern, Sergio Bortolucci, ha precisato che ulteriori ricerche sono già in atto per verificare il risultato. “Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard è sottoporlo a una più ampia indagine. Esattamente ciò che sta facendo la collaborazione Opera: è una corretta pratica scientifica ”, ha commentato lo scienziato. “Se questa misura fosse confermata potrebbe cambiare la nostra visione della fisica ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni”.

Della stessa idea è anche il presidente dell'Infn Roberto Petronzio, che parla di ulteriori esperimenti in corso: “Come molte altre volte nella storia della scienza, si è arrivati a un’osservazione sorprendente partendo da un esperimento che cercava tutt’altro. Le evidenze statistiche raggiunte dall’esperimento Cern-Infn Gran Sasso lo hanno spinto a pubblicare, diventa ora essenziale ripeterlo in altre condizioni. Del resto, al Gran Sasso abbiamo un’altra situazione analoga. L’esperimento Dama sulla materia oscura, ad esempio, ha una evidenza statistica positiva schiacciante, e a questo punto si attendono nuove conferme statistiche indipendenti”.

Riferimento: arXiv:1109.4897

In Anteprima Mondiale: CHINA STUDY

 

Un testo monumentale che sta sollevando un vero polverone intorno alla medicina convenzionale in tutto il mondo. Cambia la tua dieta e riduci drasticamente il rischio di cancro, diabete, malattie cardiache e obesità

 

The China Study è una fonte inesauribile di informazioni sulla salute: Informazioni oggettive, scientifiche e soprattutto indipendenti di gran valore, di massima utilità e di applicazione efficace. Nel libro sono analizzate diverse tipologie di cancro, malattie che riguardano le ossa, i reni, il cervello, l'obesità, solo per citarne alcune. Tutte le analisi sono corredate da grafici, tabelle e diagrammi per comprenderle al meglio.

Viene analizzata l'incidenza dell'alimentazione nella formazione di patologie degenerative (tumori, diabete, malattie cardiovascolari ecc.) e in particolare delle proteine di origine animale.

Basandosi sui risultati di un progetto svolto dall'autore nella Cina rurale, ma andando ben oltre queste constatazioni, The China Study spiega nel dettaglio la correlazione tra alimentazione e malattie rivelandosi lo studio più completo e affidabile sul rapporto tra la dieta e il rischio di sviluppare malattie.

E' però anche un'accorata denuncia alla disinformazione alimentare prodotta da potenti lobby, enti governativi e scienziati. Gli autori denunciano le relazioni tra le case farmaceutiche e la salute e i meccanismi attraverso cui queste riescono ad influenzare la nostra percezione e cura delle patologie.

Questo studio è potenzialmente in grado di salvare milioni di vite umane.

 

 

The China Study - Libro
Lo studio più completo sull'alimentazione mai condotto finora. Sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.
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Gli autori: T. Colin e Thomas M. Campbell

T. Colin Campbell

T. Colin Campbell è da oltre è da oltre 40 anni in prima linea nella ricerca nutrizionale.  Il Dott. Campbell ha conseguito la laurea specialistica presso la Cornell University. I suoi interessi scientifici riguardano gli effetti della nutrizione sulla salute, relativamente al rapporto dieta/cancro. Oggi afferma con forza che una dieta sana è l'unica scienza biomedica del futuro.

 

 

 

 

 

Thomas M. Campbell, figlio di T. Colin Campbell e co-autore col padre di The China Study, si è laureato presso la Cornell University. Il suo coinvolgimento nella co-creazione del libro lo ha portato a intraprendere nuovi studi presso l'Università di Buffalo e a voler esercitare la medicina in base alla filosofia presentata in The China Study.

 

 

 

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Leggi in anteprima l'introduzione di T. Colin Campbell

 

Pur avendo dedicato tutta la mia vita lavorativa alla ricerca sperimentale sull'alimentazione e la salute, la fame di informazioni nutrizionali riscontrabile nella gente non finisce mai di stupirmi.

I libri sulle diete sono costantemente in cima alle classifiche di vendita; non c'è praticamente rivista popolare che non dispensi consigli dietetici, mentre i quotidiani pubblicano regolarmente articoli sull'argomento e nei programmi radiotelevisivi si parla in continuazione di alimentazione e salute.

Dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?

  • È consigliabile acquistare alimenti con etichetta biologica per evitare l'esposizione ai pesticidi?
  • Le sostanze chimiche ambientali sono una delle cause principali del cancro?
  • Oppure la vostra salute è "predeterminata" dai geni che avete ereditato alla nascita?
  • È vero che i carboidrati fanno ingrassare?
  • Meglio stare attenti alla quantità totale di grassi preoccuparvi solo dei grassi saturi e trans?
  • Quali vitamine è meglio assumere, ammesso che sia necessario prenderle?
  • Comprate cibi a cui sono state aggiunte fibre?
  • Sarebbe opportuno mangiare pesce, e se sì con quale frequenza?
  • Il consumo di alimenti a base di soia previene le cardiopatie?

La mia ipotesi è che non siate veramente sicuri delle risposte a queste domande. In tal caso sappiate di non essere i soli: malgrado l'abbondanza di informazioni e opinioni, pochissime persone sanno davvero che cosa dovrebbero fare per migliorare la loro salute.

Questo non dipende dalla mancanza di ricerca. Le ricerche sono state fatte, disponiamo di un'enorme quantità di informazioni sui legami fra alimentazione e salute, ma la vera scienza è stata sepolta sotto un cumulo di informazioni irrilevanti, se non addirittura dannose: la scienza spazzatura, le diete alla moda e la propaganda dell'industria alimentare.

Voglio cambiare questa situazione. Voglio fornirvi un nuovo quadro di riferimento per capire l'alimentazione e la salute, una struttura che elimini la confusione, prevenga e curi le malattie e vi consenta di vivere una vita più appagante.

 

 

Leggi Anteprima dell’introduzione al libro "The China Study" di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell, lo studio più completo sull'alimentazione mai condotto finora con sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.

 

Anteprima - The China Study - LIBRO del Dr. Campbell

 

Pur avendo dedicato tutta la mia vita lavorativa alla ricerca sperimentale sull'alimentazione e la salute, la fame di informazioni nutrizionali riscontrabile nella gente non finisce mai di stupirmi.

I libri sulle diete sono costantemente in cima alle classifiche di vendita; non c'è praticamente rivista popolare che non dispensi consigli dietetici, mentre i quotidiani pubblicano regolarmente articoli sull'argomento e nei programmi radiotelevisivi si parla in continuazione di alimentazione e salute.

Dato il bombardamento di informazioni, siete sicuri di sapere cosa dovreste fare per migliorare il vostro stato di salute?

È consigliabile acquistare alimenti provvisti di etichetta biologica per evitare l'esposizione ai pesticidi?

Le sostanze chimiche ambientali sono una delle cause principali del cancro?

Oppure la vostra salute è "predeterminata" dai geni che avete ereditato alla nascita?

È vero che i carboidrati fanno ingrassare?

Dovreste stare più attenti alla quantità totale di grassi che ingerite o preoccuparvi solo dei grassi saturi e dei grassi trans?

Quali vitamine è meglio assumere, ammesso che sia necessario prenderle?

Comprate cibi a cui sono state aggiunte fibre?

Sarebbe opportuno mangiare pesce, e se sì con quale frequenza?

Il consumo di alimenti a base di soia previene le cardiopatie?

La mia ipotesi è che non siate veramente sicuri delle risposte a queste domande. In tal caso sappiate di non essere i soli: malgrado l'abbondanza di informazioni e opinioni, pochissime persone sanno davvero che cosa dovrebbero fare per migliorare la loro salute.

Questo non dipende dalla mancanza di ricerca. Le ricerche sono state fatte, disponiamo di un'enorme quantità di informazioni sui legami fra alimentazione e salute, ma la vera scienza è stata sepolta sotto un cumulo di informazioni irrilevanti, se non addirittura dannose: la scienza spazzatura, le diete alla moda e la propaganda dell'industria alimentare.

Voglio cambiare questa situazione. Voglio fornirvi un nuovo quadro di riferimento per capire l'alimentazione e la salute, una struttura che elimini la confusione, prevenga e curi le malattie e vi consenta di vivere una vita più appagante.

Sono stato "nel sistema" per quasi cinquant'anni, ai massimi livelli, e ho ideato e diretto grandi progetti di ricerca, decidendo quali ricerche dovessero essere finanziate e trasferendo un'infinità di risultati di ricerche scientifiche nei rapporti di commissioni nazionali di esperti.

Dopo una lunga carriera nell'ambito della ricerca e dell'elaborazione delle politiche, ora capisco perché gli americani sono così confusi. Come contribuenti che pagano le tasse per la ricerca e la politica sanitaria in America, avete il diritto di sapere che molte delle nozioni comuni che vi sono state trasmesse sul cibo, la salute e la malattia sono sbagliate.

  • Per quanto problematiche, le sostanze chimiche presenti nell'ambiente e nel vostro cibo non sono la causa principale del cancro.
  • I geni che avete ereditato dai vostri genitori non sono il fattore più importante che determina se sarete vittime di una delle dieci principali cause di morte.
  • La speranza che la ricerca genetica possa portare a cure farmaceutiche per le malattie ignora le soluzioni più efficaci che possono essere messe in atto oggi.
  • Il controllo ossessivo dell'assunzione di una sostanza nutritiva, come ad esempio i carboidrati, i grassi, il colesterolo o gli acidi grassi omega-3, non darà come risultato una salute a lungo termine.
  • Le vitamine e gli integratori alimentari non vi forniranno una protezione a lungo termine dalle malattie.
  • I medicinali e la chirurgia non sono in grado di curare le malattie che uccidono la maggior parte degli americani.
  • Probabilmente il vostro medico non sa di che cosa avete bisogno per ottenere il miglior stato di salute possibile.

Quella che propongo non è niente di meno che la ridefinizione della nostra concezione di buona alimentazione. I risultati provocatori dei miei quarant'anni di ricerca biomedica, comprese le scoperte risultanti da un programma di laboratorio della durata di ventisette anni (sovvenzionato dalle più rispettabili agenzie di finanziamento), dimostrano che una dieta corretta può salvarvi la vita.

A differenza di taluni autori popolari, non vi chiederò di credere a conclusioni basate sulle mie personali osservazioni. Questo libro contiene più di 750 rimandi bibliografici, che sono per la maggior parte fonti primarie di informazione, fra cui centinaia di pubblicazioni scientifiche di altri ricercatori che indicano la via da seguire per ridurre il cancro, le cardiopatie, gli ictus, l'obesità, il diabete, le malattie autoimmuni, l'osteoporosi, il morbo di Alzheimer, i calcoli renali e la cecità.

Alcune scoperte, pubblicate nelle riviste scientifiche più prestigiose, dimostrano che:

  • un cambio di alimentazione può permettere ai pazienti diabetici di sospendere l'assunzione di farmaci;
  • una cardiopatia può essere fatta regredire solo con la dieta;
  • il cancro al seno è in relazione con i livelli di ormoni femminili nel sangue, a loro volta determinati dal cibo che mangiamo;
  • il consumo di latticini può aumentare il rischio di cancro alla prostata;
  • gli antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura sono collegati a migliori prestazioni intellettuali nella vecchiaia;
  • è possibile prevenire i calcoli renali con una dieta sana;
  • il diabete di tipo 1, una delle malattie più devastanti che possano colpire un bambino, presenta evidenti correlazioni con le pratiche di alimentazione infantile.

Queste scoperte dimostrano che una buona dieta è l’arma più potente di cui disponiamo contro la malattia. La comprensione di questa prova scientifica non è solo importante per migliorare la salute, ma ha anche profonde implicazioni per tutta la nostra società. Dobbiamo sapere perché nella nostra società domina la disinformazione e per quale motivo compiamo errori grossolani nelle nostre ricerche in ambito di dieta e malattia, come pure nel modo in cui promuoviamo la salute e curiamo la malattia.

Da qualunque punto di vista la si consideri, la salute degli americani sta venendo meno. La nostra spesa pro capite in assistenza sanitaria è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altra società nel mondo, eppure due terzi degli americani sono sovrappeso, e più di quindici milioni di nostri connazionali soffrono di diabete, una cifra in rapido aumento. Siamo afflitti dalle cardiopatie con la stessa frequenza di trent’anni fa, e la guerra al cancro lanciata negli anni Settanta del Novecento si è rivelata un insuccesso clamoroso. Metà della popolazione americana ha un problema di salute che richiede l’assunzione una volta alla settimana di un farmaco prescritto dal medico, e più di cento milioni di statunitensi hanno il colesterolo alto.

A peggiorare le cose, stiamo conducendo i nostri giovani verso un baratro di malattia, di cui cadono vittime in sempre più tenera età. Un terzo dei bambini di questo paese è sovrappeso o a rischio di diventarlo. I nostri piccoli sono afflitti con sempre maggior frequenza da una forma di diabete che un tempo veniva riscontrata solo negli adulti, e assumono più farmaci con obbligo di ricetta di quanto sia mai successo nel passato.

Tutti questi problemi si riducono a tre fattori: colazione, pranzo e cena.

Più di quarant’anni fa, agli inizi della mia carriera, non avrei mai pensato che il cibo fosse così intimamente collegato ai problemi di salute. Per anni non mi sono domandato più di tanto quali fossero gli alimenti migliori da consumare. Mangiavo quello che mangiavano tutti: il cibo che mi era sempre stato presentato come buono. Noi tutti mangiamo le cose che ci piacciono o che ci convengono o quelle che i nostri genitori ci hanno insegnato a preferire. La maggior parte di noi vive all’interno di confini culturali che definiscono le nostre preferenze e abitudini in termini di alimentazione.

Lo stesso valeva anche per me. Sono cresciuto in una fattoria dove si producevano principalmente latticini, e la nostra esistenza ruotava intorno al latte. A scuola ci dicevano che il latte vaccino rende forti e sani i denti e le ossa. Era il cibo più perfetto che la natura avesse da offrirci. Nella nostra fattoria ci nutrivamo quasi esclusivamente dei prodotti dell’orto e dell’allevamento.

Nella mia famiglia sono stato il primo ad andare all’università. Ho seguito il corso introduttivo alla medicina veterinaria alla Penn State e poi ho frequentato per un anno la facoltà di veterinaria presso l’Università della Georgia, dopodiché la Cornell University mi ha offerto una borsa di studio per un dottorato di ricerca in “nutrizione animale”. Mi ci sono trasferito, in parte perché sarebbero stati loro a pagarmi per andare a scuola e non viceversa, e lì ho preso una laurea di secondo grado. Sono stato l’ultimo studente a laurearsi con il professor Clive McCay, un docente della Cornell famoso per aver prolungato le vite dei ratti somministrando loro molto meno cibo di quanto avrebbero mangiato normalmente. Il mio dottorato di ricerca alla Cornell era incentrato sulla scoperta di metodi migliori per far crescere più in fretta le mucche e le pecore. Cercavo di apportare miglioramenti alla nostra capacità di produrre proteine animali, il fondamento di quella che mi era stata presentata come “buona alimentazione”.

Mi accingevo a promuovere una salute migliore perorando il consumo di una maggiore quantità di carne, latte e uova. Era un’ovvia conseguenza della mia vita alla fattoria ed ero felice di credere che la dieta americana fosse la migliore del mondo. Nel corso di quegli anni di formazione mi sono imbattuto in un tema ricorrente: ritenevamo di mangiare i cibi giusti, soprattutto abbondanti dosi di proteine animali di alta qualità.

Ho passato gran parte della prima fase della mia carriera a lavorare con due delle sostanze chimiche più tossiche mai scoperte, la diossina e l’aflatossina. In un primo tempo ho lavorato al MIT, dove mi è stato assegnato un difficile problema relativo al mangime per polli. Milioni di pulcini morivano ogni anno a causa di una sconosciuta sostanza chimica tossica presente nel loro mangime, e io avevo il compito di isolare quella sostanza e determinarne la struttura. Dopo due anni e mezzo, ho contribuito alla scoperta della diossina, probabilmente la sostanza chimica più velenosa mai individuata finora. Da allora questa sostanza è stata oggetto di grande attenzione, soprattutto perché era una componente del diserbante 2,4,5-T o Agente Arancio, usato all’epoca per defogliare le foreste durante la guerra del Vietnam.

Dopo aver lasciato il MIT e aver assunto un incarico al Virginia Tech, ho cominciato a coordinare l’assistenza tecnica per un progetto su scala nazionale nelle Filippine condotto su bambini malnutriti. Parte del progetto si è trasformata in un’indagine sull’insolita incidenza nei bambini filippini di cancro al fegato, una patologia che di solito interessa i soggetti adulti. Si pensava che la causa del problema fosse un elevato consumo di aflatossina, una micotossina riscontrata nelle arachidi e nel frumento. L’aflatossina veniva definita come uno dei più potenti carcinogeni mai scoperti.

Per dieci anni il nostro obiettivo principale nelle Filippine è stato migliorare la malnutrizione infantile fra i poveri, un progetto finanziato dall’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale. Alla fine abbiamo fondato circa centodieci centri educativi di “autoaiuto” in tutto il paese.

Lo scopo di quell’impegno nelle Filippine era semplice: assicurarsi che i bambini ottenessero quante più proteine possibile. Era opinione corrente che gran parte della malnutrizione infantile fosse causata da una carenza di proteine, in particolare di quelle presenti nei cibi di origine animale. Le università e i governi di tutto il mondo erano all’opera per attenuare quello che veniva percepito come un “gap proteico” nei paesi in via di sviluppo.

Tuttavia lavorando a quel progetto ho scoperto un oscuro segreto: i bambini la cui dieta era più ricca di proteine erano quelli che avevano la maggior probabilità di ammalarsi di cancro al fegato! Erano i bambini delle famiglie più benestanti.

Mi sono poi imbattuto in un rapporto di ricerca proveniente dall’India che presentava alcune scoperte rilevanti e davvero provocatorie. I ricercatori indiani avevano studiato due gruppi di ratti. A un gruppo avevano somministrato l’aflatossina cancerogena e l’avevano poi sottoposto a una dieta composta per il 20% da proteine, un livello analogo a quello consumato da molti di noi in Occidente. All’altro gruppo era stata somministrata la stessa quantità di aflatossina, ma la dieta a cui era stato sottoposto era costituita da proteine solo per il 5%. Incredibilmente, ognuno degli animali che avevano seguito la dieta con il 20% di proteine presentava un cancro al fegato, mentre ognuno di quelli la cui alimentazione era composta per il 5% da proteine non si era ammalato di quel tumore. Era un punteggio di 100 a 0 che non lasciava alcun dubbio sul fatto che nel controllo del cancro l’alimentazione ha la meglio sui carcinogeni chimici, anche se molto potenti.

Queste informazioni erano in contrasto con tutto quello che mi era stato insegnato. Era un’eresia affermare che le proteine non facessero bene alla salute, per non parlare poi del fatto che favorissero il cancro. Quello è stato un momento di svolta nella mia carriera. Mettermi a indagare su una questione così provocatoria in quella fase del mio percorso professionale non era una scelta molto saggia. Ponendo in discussione le proteine e i cibi di origine animale avrei corso il rischio di essere bollato come eretico, anche se le mie ipotesi avessero passato il test che le definiva “buona scienza”.

Ma non mi è mai piaciuto seguire una direzione tanto per farlo. Quando ho imparato per la prima volta a guidare un branco di cavalli o a radunare il bestiame, ad andare a caccia di animali, a pescare nel nostro torrente o a lavorare nei campi, ho accettato che il pensiero indipendente facesse parte del gioco. Doveva essere così. Affrontare problemi sul campo significava che dovevo immaginare la mia prossima mossa. È stata una grande scuola di vita, come qualsiasi ragazzo cresciuto in una fattoria può confermarvi. Quel senso di indipendenza mi accompagna tuttora.

Così, trovandomi di fronte a una decisione difficile, ho scelto di iniziare con un approfondito programma di laboratorio che avrebbe analizzato il ruolo dell’alimentazione, e soprattutto delle proteine, nello sviluppo del cancro. I miei colleghi e io eravamo cauti nel formulare le nostre ipotesi, rigorosi nella metodologia e prudenti nell’interpretazione delle scoperte. Avevo scelto di compiere quella ricerca a un livello scientifico molto basilare, studiando i dettagli biochimici della formazione del cancro. Era importante capire non solo se ma anche come le proteine potessero favorire il cancro. Era la situazione migliore. Seguendo scrupolosamente le regole della buona scienza, avevo la possibilità di studiare un argomento stimolante senza suscitare le classiche reazioni alle idee radicali. Quella ricerca finì per essere ben sovvenzionata per ventisette anni dalle fonti di finanziamento più rinomate e competitive, prevalentemente dagli Istituti nazionali di sanità (National institutes of Health, NIH), dall’Associazione americana per la lotta contro i tumori (American Cancer Society) e dall’Istituto americano per la ricerca sul cancro (American Institute for Cancer Research). Poi i nostri risultati furono sottoposti a revisione (una seconda volta) per essere pubblicati su molte fra le migliori riviste scientifiche.

Quello che avevamo scoperto era scioccante: le diete a basso contenuto di proteine inibivano la formazione del cancro da parte dell’aflatossina, indipendentemente dalla quantità di questo carcinogeno somministrata agli animali. Una volta completata la formazione del cancro, le diete a basso contenuto proteico bloccavano sensibilmente anche la successiva crescita del tumore. In altre parole, gli effetti cancerogeni di quella sostanza chimica altamente carcinogena venivano resi irrilevanti da una dieta a basso contenuto proteico. Di fatto, le proteine alimentari si sono rivelate così potenti nei loro effetti da permetterci di attivare e bloccare la crescita del cancro semplicemente modificandone il livello di assunzione.

Inoltre, le quantità di proteine somministrate con il cibo corrispondevano a quelle che noi esseri umani consumiamo abitualmente. Non ne abbiamo utilizzati livelli straordinari come avviene così di frequente negli studi sui carcinogeni.

Ma non è tutto: abbiamo anche scoperto che non tutte le proteine avevano quell’effetto.Quali sono le proteine che favoriscono sempre e in grande misura il cancro? La caseina, che costituisce l’87% delle proteine del latte vaccino, favoriva tutti gli stadi del processo tumorale. Quale tipo di proteina non favoriva il cancro, perfino se assunta in dosi elevate? Le proteine sane erano quelle vegetali, comprese quelle del frumento e della soia. Man mano che si faceva nitido, questo quadro cominciava a mettere in discussione e a mandare in frantumi alcune delle supposizioni alle quali ero più affezionato.

Quegli studi sperimentali sugli animali non si sono fermati lì: ho proseguito dirigendo lo studio più completo su dieta, stile di vita e malattia mai effettuato sugli esseri umani nella storia della ricerca biomedica. Si è trattato di un’impresa imponente, sotto la gestione congiunta della Cornell University, dell’Università di Oxford e dell’Accademia cinese di medicina preventiva. Il New York Times l’ha definito il “Grand Prix dell’epidemiologia”. Questo progetto ha preso in esame un’ampia gamma di malattie e fattori legati all’alimentazione e allo stile di vita nella Cina rurale e, più di recente, a Taiwan. Più comunemente noto come lo “studio Cina” (The China Study), il progetto ha finito per produrre più di 8.000 associazioni statisticamente significative fra vari fattori dietetici e le malattie!

Ciò che lo rende particolarmente degno di nota è il fatto che, fra le numerose associazioni relative al rapporto fra dieta e malattia, moltissime giungevano alla medesima conclusione: i soggetti che si nutrivano prevalentemente di cibi di origine animale erano quelli che si ammalavano delle patologie più croniche. Perfino le assunzioni relativamente ridotte di alimenti animali erano associate a effetti sfavorevoli. Le persone che mangiavano le maggiori quantità di cibi vegetali erano le più sane e tendevano a evitare le malattie croniche. Questi risultati non potevano essere ignorati. Dai primi studi sperimentali condotti su animali a proposito degli effetti delle proteine animali a questo imponente studio sui modelli alimentari di soggetti umani, le scoperte si sono dimostrate coerenti. Le implicazioni per la salute a seconda del consumo di alimenti animali o vegetali erano sostanzialmente diverse.

Per quanto impressionanti, non potevo basarmi esclusivamente sui risultati dei nostri studi effettuati sugli animali e sul vasto studio condotto in Cina, e ho quindi cercato le scoperte di altri ricercatori e clinici, che si erano rivelate fra quelle più entusiasmanti degli ultimi cinquant’anni.

Quelle scoperte, che costituiscono l’argomento della II parte di questo libro, dimostrano che le cardiopatie, il diabete e l’obesità possono essere fatti regredire mediante una dieta sana. Da altre ricerche emerge che varie forme di cancro, le malattie autoimmuni, la salute delle ossa e dei reni, i disturbi visivi e cerebrali in età avanzata (come la disfunzione cognitiva e il morbo di Alzheimer) sono sensibilmente influenzati dall’alimentazione. Ma la cosa più importante è che la dieta che si è ripetutamente dimostrata in grado di far retrocedere e/o prevenire queste malattie è la stessa dieta a base di cibi naturali e vegetali che nelle mie ricerche di laboratorio e nello “Studio Cina” è risultata capace di favorire la salute ottimale. I risultati sono coerenti.

E tuttavia, nonostante il potere di queste informazioni, nonostante la speranza che generano e nonostante l’urgente bisogno di questo modo di intendere la nutrizione e la salute, la gente è tuttora confusa. Ho amici con cardiopatie che sono rassegnati e avviliti di essere alla mercé di quella che considerano una patologia inevitabile. Ho parlato con donne talmente terrorizzate dal cancro alla mammella che sarebbero disposte a farsi asportare chirurgicamente il seno, e perfino quello delle loro figlie, se questo fosse l’unico metodo per ridurre al minimo il rischio. Tante sono le persone da me incontrate che sono state indotte a seguire un percorso di malattia, sconforto e confusione riguardo alla loro salute e al modo in cui proteggerla.

Gli americani sono confusi, e vi dirò il perché. La risposta, illustrata nella IV parte, ha a che fare con le modalità di generazione e comunicazione delle informazioni sulla salute e con chi controlla tali attività. Essendo stato così a lungo dietro le quinte a produrre le informazioni sulla salute, ho visto che cosa accade in realtà e sono pronto a raccontare al mondo che cosa non va in questo sistema. Le linee di demarcazione fra governo, industria, scienza e medicina sono diventate indistinte, come pure quelle fra il perseguimento del profitto e la promozione della salute. I problemi connessi al sistema non si presentano sotto le forme di corruzione che siamo abituati a vedere nei film hollywoodiani. I problemi sono molto più sottili, e tuttavia molto più pericolosi. Ne risulta un’enorme disinformazione, per cui i consumatori medi americani pagano due volte: da un lato versano le tasse per la ricerca e dall’altro forniscono il denaro affinché l’assistenza sanitaria curi malattie che potrebbero essere ampiamente evitate.

Questa storia, che ha inizio dal mio personale retroterra e culmina in una nuova concezione dell’alimentazione e della salute, è il tema di questo libro. Sei anni fa ho organizzato e condotto un corso facoltativo chiamato “Alimentazione vegetariana”. È stato il primo corso di questo genere in un campus universitario americano e ha riscosso molto più successo di quanto potessi immaginare. Il corso si concentra sul valore in termini di salute di una dieta a base vegetale. Dopo aver lavorato al MIT e al Virginia Tech ed essere ritornato alla Cornell University trent’anni fa, mi è stato affidato il compito di integrare i concetti e i principi della chimica, della biochimica, della fisiologia e della tossicologia in un corso di alto livello in alimentazione.

Dopo essermi occupato per quattro decenni di ricerca scientifica, istruzione ed elaborazione delle politiche ai massimi livelli nella nostra società, ora sento di poter integrare adeguatamente queste discipline in una storia convincente. È quanto ho fatto per i miei corsi più recenti, e molti studenti mi hanno riferito che la loro vita è cambiata in meglio al termine del semestre. È ciò che intendo fare per voi, e spero che anche la vostra vita subirà una trasformazione positiva.

 

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mercoledì 21 settembre 2011

Smascherata la bufala sul minino dei ghiacci artici. 5 istituti internazionali su 6 la smentiscono!

 

Clima, nubi & scienze - Climatologia

Scritto da Luciano Serangeli

Martedì 13 Settembre 2011 17:02

Mentre alcune persone come il blogger americano Joe Romm in particolare, si affannano a propagandare il recente comunicato dell'Università di Brema che suggerisce che un nuovo minimo record dei ghiacci artici è stato raggiunto l’ 8 settembre 2011 con 4,24 milioni di kmq, ( vedi: http://iup.physik.uni-bremen.de:8084/amsr/minimum2011-en.pdf ) cinque altre fonti ufficiali dei dati del mare di ghiaccio, NSIDC, JAXA, DMI,CRYOSPHERE TODAY e NANSEN, non sono d'accordo con questa affermazione sul nuovo record (almeno non ancora). 

Mentre per ora è tutt'altro che sicuro che non si raggiunga un nuovo record minimo, in quanto le correnti atmosferiche, quelle del vento e dell'oceano potrebbero ancora determinare una svolta verso il basso, il grafico NSIDC suggerisce che ci potrebbe addirittura essere stata una svolta in senso contrario nell'anno in corso.

n_timeseries1

NSIDC estensione del ghiaccio marino Artico - clicca per ingrandire.

Qui di seguito, è stata aggiunta una linea verticale per mostrare il punto di svolta per la media 1979-2000 (in rosso) e come si confronta con i dati attuali NSIDC.

nsidc_n_extent_turn-point_2011

La linea rossa indica il punto di svolta per la media 1979-2000 - clicca per ingrandire.

Il grafico JAXA, che utilizza un sensore satellitare diverso (AMSRE vs SSMI) suggerisce ugualmente che non abbiamo ancora raggiunto un nuovo record minimo e che potrebbe esserci stata la svolta annuale verso la crescita dell’estensione del ghiaccio.

amsre_sea_ice_extent_l1

JAXA estensione del ghiaccio marino Artico - dati giornalieri - clicca per ingrandire.

L'Istituto meteorologico danese (Danish Meteorological Institute ) mostra più o meno lo stesso:

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Danish Meteorological Institute-Dati giornalieri estensione ghiaccio artico - clicca per ingrandire.

Il plot del NANSEN’s Arctic ROOS mostra una svolta simile, e suggerisce che non solo non abbiamo raggiunto un nuovo record minimo, ma che la misura non è scesa sotto quelle del 2008!

ssmi1_ice_ext1

NANSEN Artico ROOS - estensione del ghiaccio marino - clicca per ingrandire.

CRYOSPHERE TODAY ha un plot delle anomalie che mostra come finora, il 2011 non ha superato il minimo record del 2007.

seaice-anomaly-arctic1

CRYOSPHERE TODAY - Arctic Sea Anomaly Ice - clicca per ingrandire

CRYOSPHERE TODAY ha un grafico ad area, che potete vedere qui , che sembra corrispondere al minimo del 2007, ma a differenza di altri fornitori di dati non fornisce comparazioni delle misure anno per anno, ma solo stagionali ( clicca per vedere ).

Per estensione, solo l'Università di Brema (vedi sotto) mostra esserci stata quest’anno la più bassa estensioni dei ghiacci senza mostrare alcuna svolta recente…

Eppure utilizza lo stesso sensore SSMI, esattamente come Nansen e NSIDC!!

Per cui la differenza di risultati deve essere per forza di cose, in maniera evidente, nel trattamento dei dati!!

ice_ext_n1

Università di Brema misura ghiaccio marino - clicca per ingrandire

Dato che cinque altre fonti di dati del ghiaccio marino artico non mostrano un nuovo record minimo e suggeriscono che la svolta in senso contrario ( crescita dei ghiacci ) potrebbe essere stata imboccata, sembra strano ( anzi equivoco ) che l' Università di Brema esca fuori dal coro a dichiarare un nuovo record minimo,nota bene, in anticipo sulla fine della stagione dello scioglimento dei ghiacci dell’Artico.

La formulazione del loro comunicato stampa che leggete qui sotto sembra assai poco scientifica e più di un po’ sopra le righe:

- Messaggio di avviso dall’Artico:

L'estensione del ghiaccio del Mare Artico ha raggiunto l’8 di settembre 2011, con 4,240 milioni di Kmq un nuovo minimo storico. I fisici dell'Università di Brema ora confermano l'apprensione esistente dal luglio 2011 che lo scioglimento del ghiaccio nella regione artica potrebbe ulteriormente procedere e anche superare il precedente minimo storico del 2007. Sembra essere chiaro che questa è una ulteriore conseguenza della causa umana del riscaldamento globale con conseguenze mondiali. Conseguentemente, i mezzi di sussistenza di piccoli animali, alghe, pesci e mammiferi come orsi polari e foche sono sempre più ridotti. ”

La risposta al perché un tale linguaggio possa essere usato, forse prematuramente,a fronte di altri set di dati che attualmente non sono d'accordo, si può trovare nella prossimità del Climate Reality Project (aka the Gore-a-thon) il 14-15 settembre.

Al bisogno insomma di qualcosa a cui aggrapparsi malinconicamente, perché il ghiaccio marino non ha ripetuto nel 2008, 2009 e 2010, i minimi record del 2007 e perché l'Antartide non è stato cooperativo con "l’allarme fusione generale", rimanendo noiosamente "normale" e anche "sopra il normale" l’anno scorso.

Conosceremo la risposta, quando vedremo se questa missiva di Brema è inclusa nella prossima presentazione di Al Gore.

Potete scommetterci che sarà così!

Al riguardo del fatto che l’estensione del ghiaccio marino artico, abbia subito unarecente svolta al rialzo nell’anno in corso, notate nella mappa sottostante, come nelle principali zone in cui albergano i ghiacci, la temperatura dell’aria superficiale è ben sotto lo zero.

Così spetterà eventualmente al vento, alle correnti oceaniche e ad altri capricci del tempo, determinare se abbiamo già toccato nei giorni scorsi la soglia minima annuale di estensione dei ghiacci, o se ci sarà ancora qualche perdita a venire.

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Nel caso in cui ci sia già stata la virata verso un incrementodell’estensione delle superfici ghiacciate, ciò si sarà verificatocirca una settimana prima del solito.

Attenzione: ci potrebbe essere ancora un’altra discesa verso il basso dell’estensione dei ghiacci, come è già accaduto nel2010 e nel 2007, quindi non si può essere pronti adaffermare una svolta al rialzo certificata, ma il quadro generale sembra incoraggiante.

Fonte notizia: http://wattsupwiththat.com/

lunedì 19 settembre 2011

Previsioni inverno 2011-2012

Vortice polare intenso- anomalie climatiche negative inferiori alla norma tra Groenlandia penisola Scandinava ed Europa orientale - Penisola Iberica e Gran Bretagna meridionale alle prese con una maggior interferenza anticiclonica.
 

Previsioni Meteo Inverno 2011 – 2012

25 agosto 2011 - 11:10

 

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Per tracciare una linea di tendenza sulla prossima stagione invernale 2011-2012 ci avvaliamo del prestigioso modello climatico statunitense NCEP-CFS; con una probabile fase di ENSO su valori neutri il maggior indiziato per le sorti dell’andamento meteorologico sul comparto Europeo sembra essere in gran parte la NAO; difatti per il trimestre invernale sono previste anomalie positive di geopotenziale sull’Oceano Atlantico e parte dell’Europa occidentale, mentre inferiori alla norma tra Groenlandia, Penisola Scandinava ed Europa orientale.

 

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Tutto ciò farebbe propendere per il ritorno della NAO ad una fase tra il neutro ed il positivo, con un vortice polare, pertanto piuttosto intenso. L’inizio della stagione invernale potrebbe essere caratterizzata da una sostanziale normalità meteorologica su gran parte del continente europeo, eccezion fatta per la Penisola Iberica e Gran Bretagna meridionale alle prese con una maggior interferenza anticiclonica. Entrando nel cuore della stagione invernale si prevede un ulteriore rinforzo del vortice polare, mentre tenderà ad aumentare ulteriormente la pressione sull’Europa occidentale e parte del bacino del Mediterraneo. Frequenti periodi anticiclonici interesseranno, pertanto,  la Penisola Iberica, Gran Bretagna, Francia e Penisola Italiana, con il flusso umido oceanico costretto a scivolare su latitudini piuttosto settentrionali, mentre le fredde correnti artiche ripiegherebbero verso l’Europa orientale. Le precipitazioni risulteranno piuttosto scarse sull’Europa sud-occidentale e balcanica, mentre le temperature non subiranno sostanziali variazioni dalla norma. Il mese più freddo per l’Italia dovrebbe risultare quello di Gennaio, quando la presenza piuttosto insistente dell’Anticiclone delle Azzorre sul vicino Atlantico, lascerà aperta la strada alla discesa di fredde correnti artiche.

La NASA vedrebbe una prima parte Invernale caratterizzata da un regime Anticiclonico piuttosto persistente su Gran Bretagna ed Europa centrale, con l’ingresso di masse d’aria miti e piovose sul Bacino del Mediterraneo. A partire da Gennaio, le anomalie positive tenderanno a trasferirsi su latitudini più settentrionali, lasciando la penisola italiana e balcanica alle prese con frequenti ciclogenesi in grado di rendere a tratti il tempo perturbato con nevicate fino a quote pianeggianti, in particolare sui settori settentrionali italiani.

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fonte: http://www.centrometeoitaliano.it/previsioni-meteo-inverno/

mercoledì 14 settembre 2011

E-Cat: ecco le foto e il video del reattore da 1 MW

E-Cat, esiste davvero - Stanno facendo il giro del mondo le prime foto ufficiali, e il video, dell'E-Cat da 1 MW realizzato a Bologna da Andrea Rossi. Il marchingegno dell'ingegnere italiano che sarebbe in grado di realizzare la fusione nucleare fredda, quindi, ha adesso un "volto".

 

 

Foto: Mats Lewan

 

 

Foto: Mats Lewan

 

 

Foto: Mats Lewan

 

 

Foto: Mats Lewan

 


L'impianto, contenuto in un normalissimo container azzurro, è pronto per essere spedito in America, dove dovrebbe essere commercializzato dalla Ampenergo.
L'azienda americana, infatti, è rimasta l'unica a mantenere l'accordo con Rossi dopo il suo misterioso
divorzio con i greci di Defkalion, che avrebbero dovuto costruire e vendere gli impianti più piccoli di taglia intorno ai 15 KW e destinati alle "utenze residenziali".
Come è fatto - Guardare in foto, e soprattutto in video, l'E-Cat da un MegaWatt lascia un po' interdetti: sembra fatto in casa. Nel video si vedono una comunissima pompa dell'acqua, rubinetti, flessibili e raccordi normalmente acquistabili in qualunque ferramenta.
A farla molto semplice, l'impianto da 1 MW mantiene le sue promesse: non è altro che tanti piccoli E-Cat collegati tra loro, le cui potenze si sommano.
Scoop svedese - A pubblicare foto e video dell'Energy Catalyzer di Andrea Rossi è stato il quotidiano scientifico online svedese Nyteknik. Non è affatto un caso: a metà luglio, infatti, la Skeptic Association svedese aveva dato
una gran mazzata alla credibilità scientifica di Rossi e del suo E-Cat affermando candidamente che nella valutazione dell'E-Cat c'era stata "troppa leggerezza".

IL VIDEO IN QUESTO LINK:

http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3263996.ece


fonte: Peppe Croce

Tutte le Foto di: Mats Lewan

giovedì 8 settembre 2011

Cucina del Cuore della Toscana

 

Con uno sguardo a quella degli antenati - curiosità, tradizioni e oltre 300 ricette.

 

Un grande realizzatore di banchetti e il suo braccio destro, nonché moglie, raccontano in questo libro tutta la tradizione culinaria toscana: come le nostre ricette siano nate, quali origini abbiano avuto i loro nomi, come si siano sviluppate nei secoli e quali aneddoti e curiosità vi siano legati.


“Di libri di cucina – spiegano Mauro Montanelli e Licia Lari – ce ne sono tanti ed un altro potrebbe essere inutile” ma in questo, che non vuol essere un libro di ricette o, perlomeno, non solo, sono ricostruiti davvero tutti i modi e i fatti divertenti avvenuti nella Toscana antica intorno al mangiare, permettendo di conoscere anche le personalità di quelli che mangiavano e, con loro, le stesse civiltà del passato. Non un libro sulla storia del cibo quindi, ma piuttosto “sulle storie del cibo”.


Dopo aver ripercorso il modo di cucinare e di stare a tavola – naturalmente anche attraverso le ricette – dei primi abitanti dell’Etruria, della Toscana romana, medievale e rinascimentale, gli autori dedicano un’ampia sezione alla tradizione e alla cucina delle nostre nonne, dal brodo “del parto” alla minestra di centopelle, dalla lepre in dolcefforte alla trippa castellana, dalle ciliegie cotte nel vino ai cavallucci e ai berriquocoli.
Arricchito e reso agevole da indici analitici e per epoca, il libro si avvale di un apparato di illustrazioni tratte da ricettari antichi e raccoglie, in tutto, oltre 300 ricette, rievocando in modo esaustivo la tradizione gastronomica toscana.


Cucina del Cuore della Toscana
Con uno sguardo a quella degli antenati - curiosità, tradizioni e oltre 300 ricette
Prezzo € 14,00

The Secret of The Sound - CD

I suoni della natura sono accordati a 432 Hz e non a 440 Hz come la musica che solitamente ascoltiamo oggigiorno.

Mozart e Verdi componevano e accordavano i lori strumenti a 432 Hz.

Gli stradivari erano intonati a 432 Hz.

Le onde Alfa sono state stimate positivamenteda da frequenze a 432 Hz, favorendo così un equilibrio tra i due emisferi cerebrali.

La musica a 440 Hz agisce solo sul cervello mentre la musica a 432 Hz agisce su tutto il corpo, migliorando così la concentrazione e al meditazione.

Vivi e vibra a 432 Hz in armonia con l'universo.

The secret of the Sound:

1 - Natural sound

2 - The river

3 - On the sea

4 - My memory 

5 - My rain

6 - With you


The Secret of The Sound - CD
In divine frequency 432 Hz
Buono
Prezzo € 16,75 (-15%)

mercoledì 7 settembre 2011

100 Cose Essenziali che non Sapevate di non Sapere

 

I Meccanismi segreti del mondo che ci circonda

Perché l'altra fila della coda è sempre più veloce di quella in cui siamo noi? Come spingere a mano un'auto nel garage senza farle colpire il muro?

Quanto tempo ci vorrà perché il nostro recente investimento finanziario raddoppi di valore?

La matematica non serve solo a calcolare i moti dei pianeti o a elaborare complicati sistemi informatici.

Nella vita quotidiana ci può sorprendentemente svelare alcune semplici verità che spesso ignoriamo e aiutare a risolvere comuni problemi o dilemmi che ci circondano. John D. Barrow ha raccolto cento applicazioni insolite e curiose della matematica, che ci spiegano "cento cose essenziali che non sapevamo di non sapere" e grazie alla riconosciuta competenza in materia e attraverso uno stile divulgativo, ci accompagna in un universo affascinante e molto meno astratto di quanto generalmente crediamo.

Un libro rapido, ricco di illustrazioni e schemi esplicativi, in cui il matematico Barrow fa scendere la matematica dal piedistallo e la mette al servizio delle situazioni concrete della vita di tutti noi.

100 Cose Essenziali che non Sapevate di non Sapere
I Meccanismi segreti del mondo che ci circonda
Prezzo € 19,00

 

 


martedì 6 settembre 2011

Il campo magnetico terrestre si sta indebolendo

Negli ultimi 160 anni la forza del campo magnetico del nostro pianeta è calata di circa il dieci per cento

Il campo magnetico della Terra sta rapidamente diventando più debole, e i geofisici non ne capiscono il motivo. Il calo di intensità - pari a circa il 10 per cento negli ultimi 160 anni - potrebbe segnalare l'arrivo di uno degli sporadici capovolgimenti improvvisi del campo. Ma anche se si trattasse solo di un fenomeno temporaneo, uno studio presentato al convegno annuale dell'American Geophysical Union sostiene che potrebbe provocare gravi danni all'atmosfera terrestre. Il campo magnetico terrestre, che si spinge fin nello spazio con uno schema bipolare simile a quello formato dalla limatura di ferro attorno un magnete a barra, è generato dal ferro liquido in movimento nel nucleo del pianeta. Studiando le sue caratteristiche in passato, grazie alle particelle metalliche rimaste imprigionate nelle rocce vulcaniche e nei sedimenti, i geologi hanno scoperto che occasionalmente il campo magnetico si inverte: il polo nord magnetico diventa il polo sud, e viceversa. Prima e dopo questa transizione, la forza del campo ha un brusco calo. Oggi il dipolo sta indebolendosi così rapidamente che, mantenendo questa velocità, potrebbe svanire nel giro di 2000 anni. Alcuni scienziati cominciano a domandarsi se non si tratta della prima fase di un"inversione, giacché il campo è rimasto stabile per un periodo insolitamente lungo, 780.000 anni. Secondo Jeremy Bloxham dell'Università di Harvard, qualche tipo di processo nel nucleo sta evidentemente distruggendo parte del dipolo. La maggior parte del fenomeno si verifica in una zona ben precisa: l'"Anomalia Sud Atlantica", una chiazza in prossimità delle regioni meridionali dell'Africa e del Sud America dove le linee del campo magnetico emergono invertite nello spazio. Le simulazioni della circolazione nel nucleo effettuate da Bloxham indicano che simili chiazze a volte possono condurre verso inversioni in tutto il pianeta. Spesso, tuttavia, si esauriscono nel giro di pochi secoli e il nucleo ristabilisce il proprio schema normale.

 

La Terra come magnete   fonte

La Terra è un enorme magnete. Il campo magnetico terrestre, per punti vicini alla superficie terrestre, può essere rappresentato come il campo di un dipolo magnetico posto in un punto vicino al centro della Terra. Dato che il campo magnetico terrestre è quello di un dipolo, vi è associato un momento di dipolo μ. In linea di principio, le linee di B del campo magnetico terrestre entrano nell’emisfero nord ed escono dall’emisfero sud della superficie terrestre. Sicché, quello che noi chiamiamo polo nord magnetico terrestre non è altro che il polo sud del dipolo magnetico terrestre. Le direzioni del campo vicino alla superficie terrestre sono convenientemente specificate, rispetto alla Terra stessa, in termini di declinazione magnetica e inclinazione magnetica. In qualsiasi punto della superficie terrestre, il campo magnetico misurato può differire sensibilmente dal campo del dipolo idealizzato e perfetto come quello della figura, sia in intensità che in direzione.

 

E se si invertissero i poli?

L'ultima inversione avvenne circa 780.000 anni fa e richiese alcune migliaia di anni.

Le anomalie nel campo geomagnetico individuate dal satellite Ørsted potrebbero portare al cambiamento in 2000 anni

Secondo alcuni ricercatori, strane anomalie nel campo magnetico del nostro pianeta suggeriscono che i poli stiano per invertirsi, come hanno fatto molte volte nel passato. Il campo magnetico terrestre ha origine dal flusso di ferro fuso nel nucleo della Terra. La circolazione di questi fluidi è influenzata dalla rotazione del pianeta e così normalmente il campo è allineato all'asse terrestre e dà origine ai poli nord e sud magnetici, più o meno coincidenti con quelli geografici. Ma la magnetizzazione delle rocce mostra che a volte il campo bipolare scompare, dando luogo ad un campo molto più complicato con molti poli. Quando il dipolo viene ristabilito, normalmente i poli sud e nord risultano invertiti. L'ultima inversione avvenne circa 780.000 anni fa e richiese alcune migliaia di anni. Ora Gauthier Hulot, dell'Institute of Earth Sciences di Parigi, pensa di aver individuato i primi segnali di una nuova inversione. I ricercatori hanno usato dati del satellite Ørsted per studiare strane anomalie del campo magnetico terrestre. In particolare, in una grande zona centrata sul Sud Africa il campo magnetico è già invertito, rispetto al resto del pianeta. Le anomalie hanno già ridotto l'intensità totale del campo del 10 per cento e se continueranno a crescere a questo ritmo, il dipolo della Terra potrebbe scomparire entro 2000 anni. Ma Ørsted è il primo satellite ad aver compiuto misurazioni simili negli ultimi venti anni e la scarsità dei dati rende difficile prevedere le prossime inversioni. «Non possiamo veramente dire che cosa succederà - ha spiegato Hulot - ma pensiamo di trovarci in una situazione inusuale che potrebbe essere in relazione con l'inversione. »

Campo geomagnetico e orbita terrestre

Nelle rocce del fondo oceanico le registrazioni della magnetizzazione delle rocce sul lungo periodo

Entrambi variano con un periodo di 100.000 anni

Le fluttuazioni a lungo termine dell'intensità e nell'inclinazione del campo magnetico terrestre potrebbero, secondo due geofisici giapponesi, dipendere da variazioni nell'eccentricità dell'orbita del nostro pianeta. Toshitsugu Yamazaki e Hirokuni Oda della Geological Survey giapponese hanno esaminato le proprietà magnetiche di un campione di sedimenti marini depositato in un periodo di 2,25 milioni di anni stabilendo che il campo magnetico terrestre varia con un periodo di 100.000 anni. I risultati di questo studio sono stati pubblicati dalla rivista "Science" Le teorie attuali del geomagnetismo sostengono che la dinamo che fornisce energia al campo magnetico terrestre viene mantenuta in funzione dal calore e dall'energia gravitazionale. Ma schemi a lungo termine nell'intensità e nella direzione del campo osservati in precedenza non possono essere spiegati da questi effetti, che cambiano su scale di tempo relativamente brevi. Per studiare le variazioni a lungo termine, i ricercatori hanno estratto una carota di sedimenti lunga 42 metri dal fondo dell'oceano nei pressi dell'equatore e misurato la magnetizzazione in oltre 1700 punti. In questo modo è stato possibile individuare chiaramente la periodicità di 100.000 anni. Dopo aver escluso numerose possibili spiegazioni, i ricercatori hanno proposto che il ciclo potrebbe avere origine da cambiamenti nell'eccentricità dell'orbita terrestre. Gli astronomi in effetti sanno che questo parametro orbitale varia secondo un ciclo proprio di 100.000 anni. ------ T Yamazaki and H Oda, Orbital Influence on Earth's Magnetic Field: 100,000-Year Periodicity in Inclination, ?Science?, 295, pp.2435 (2002)

 

fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it

Kryon - I 12 Strati del DNA

 

In quest'opera vengono presentate le energie contenute nei 12 Strati del DNA multidimensionale. Il DNA che la scienza ha riconosciuto come attivo, infatti, è solo il 4%. Ancora non si conoscono le caratteristiche e le funzioni del restante 96%, che per tale motivo è stato definito "DNA spazzatura".

Kryon presenta ogni singolo strato e le sue funzioni, l'influenza che esercita sulla persona e gli strumenti che in esso troviamo per vivere una vita piena di salute, comprensione e serenità.

Offre, inoltre, profondi spunti per accelerare la nostra crescita spirituale.

Il libro è arricchito dalla prefazione del dr. Todd Ovokaytis, eminente ricercatore nel campo della biologia, e da Ilan Dubro-Cohen, l'artista che, ispirato da queste informazioni, ha creato delle bellissime immagini per ogni strato del DNA.

Vengono presentati, inoltre, i risultati delle ricerche scientifiche che confermano le affermazioni di Kryon.

Questo è il dodicesimo libro di Kryon/Lee Carroll e la sua uscita era attesa con grande curiosità e attenzione da tutto il numeroso pubblico dei suoi lettori.

Indice
  • PREFAZIONE - DR. TODD OVOKAITYS VII
  • INTRODUZIONE - LEE CARROLL
  • Capitolo Uno - COSE INVISIBILI! - LEE CARROLL
  • Capitolo Due - COM'È INIZIATO... - LEE CARROLL
  • Capitolo Tre - UN NUOVO MODO DI VEDERE IL DNA - LEE CARROLL
  • Capitolo Quattro - COSE A CUI NESSUNO PENSA - LEE CARROLL
  • Capitolo Cinque - INIZIA L'INSEGNAMENTO - LEE CARROLL
  • Capitolo Sei - I 12 STRATI DEL DNA - KRYON
  • Capitolo Sette - GRUPPO UNO DEL DNA – STRATI UNO, DUE E TRE - KRYON
  • Capitolo Otto - GRUPPO DUE DEL DNA – STRATI QUATTRO, CINQUE E SEI - KRYON
  • Capitolo Nove - GRUPPO TRE DEL DNA – STRATI SETTE, OTTO E NOVE - KRYON
  • Capitolo Dieci - GRUPPO QUATTRO DEL DNA – STRATI DIECI, UNDICI E DODICI - KRYON
  • Capitolo Undici - RIEPILOGO DEI GRUPPI DEL DNA ...E IL GRANDE E TERRIBILE SEGRETO! - KRYON
  • Capitolo Dodici - ATTIVARE IL CAMPO DEL DNA (CANALIZZAZIONE PUBBLICA) - KRYON
  • Capitolo Tredici - ATTIVARE LE SPECIFICITÀ DEL VOSTRO DNA (CANALIZZAZIONE PUBBLICA) - KRYON
  • Capitolo Quattordici - LA STORIA DEL DNA E DELLA RAZZA UMANA (CANALIZZAZIONE PUBBLICA) - KRYON
  • Capitolo Quindici - IL GRANDE PRECONCETTO SCIENTIFICO (CANALIZZAZIONE PUBBLICA) - KRYON
  • Capitolo Sedici - AVVENIMENTI ATTUALI - KRYON
  • INDICE ANALITICO
  • ILLUSTRAZIONI DEI 12 STRATI DEL DNA
  • ELAN DUBRO-COHEN
Lee Carroll - Anteprima - Kryon - I 12 Strati del DNA

Sono Lee Carroll, canale originale di Kryon, autore e conferenziere new-age. Vi dico questo in quanto presumo che abbiate preso questo libro ben sapendo che queste sono informazioni esoteriche canalizzate da una meravigliosa energia al di là del velo e ciò significa, quindi, che quasi tutto quello che segue viene da una fonte di natura metafisica e non da uno studio scientifico.

Ho viaggiato in tutto il mondo per canalizzare Kryon davanti a migliaia di partecipanti e nelle sale conferenze delle città più lontane: Mosca, Gerusalemme, Santiago, Caracas, Parigi, Ginevra, Bogotà, Riga, San Paolo; il mio lavoro mi ha portato in luoghi che non avrei mai pensato di visitare. Per ventun anni e in 14 libri ho presentato i messaggi di Kryon, tradotti in 24 lingue. Dal 1989 trasmetto messaggi di crescita personale e guida spirituale attraverso questa amorevole entità, e sono stato invitato sette volte presso la Society for Enlightenment and Transformation alle Nazioni Unite di New York. Tuttavia, nel corso del mio lavoro mai c'è stato prima d'oggi un argomento che mi abbia richiesto tanto tempo e impegno, o di dedicargli un intero libro...

Leggi in anteprima l'introduzione al libro "Kryon - I 12 Strati del DNA" di Lee Carroll

Lee Carroll - Anteprima - Kryon - I 12 Strati del DNA

Sono Lee Carroll, canale originale di Kryon, autore e conferenziere new-age. Vi dico questo in quanto presumo che abbiate preso questo libro ben sapendo che queste sono informazioni esoteriche canalizzate da una meravigliosa energia al di là del velo e ciò significa, quindi, che quasi tutto quello che segue viene da una fonte di natura metafisica e non da uno studio scientifico.

Ho viaggiato in tutto il mondo per canalizzare Kryon davanti a migliaia di partecipanti e nelle sale conferenze delle città più lontane: Mosca, Gerusalemme, Santiago, Caracas, Parigi, Ginevra, Bogotà, Riga, San Paolo; il mio lavoro mi ha portato in luoghi che non avrei mai pensato di visitare. Per ventun anni e in 14 libri ho presentato i messaggi di Kryon, tradotti in 24 lingue. Dal 1989 trasmetto messaggi di crescita personale e guida spirituale attraverso questa amorevole entità, e sono stato invitato sette volte presso la Society for Enlightenment and Transformation alle Nazioni Unite di New York. Tuttavia, nel corso del mio lavoro mai c'è stato prima d'oggi un argomento che mi abbia richiesto tanto tempo e impegno, o di dedicargli un intero libro.

Nel 2003, Kryon iniziò a darmi indicazioni su qualcosa di speciale da cui sarebbe nato un libro a sé stante. A quel tempo, mai avrei pensato che per presentarlo avrei dovuto imparare delle parole ebraiche o studiare la numerologia. Evidentemente, però, tutto questo faceva parte del piano e Kryon iniziò a darmi il completo significato esoterico che sottostà all'energia del DNA del nostro corpo. Lo ha fatto con molta attenzione nel corso di un lungo periodo di tempo, così che si potesse consolidare nella mia memoria per poi essere scritto e studiato.

Ci sono in tutto 12 energie o strati da studiare sul nostro DNA, e ciascuno ha un nome ebraico. Per di più, ogni nome ebraico è un "nome di Dio", e a rendere la cosa ancor più esoterica, ogni nome ha anche un'energia numerologica e una complessa interazione con tutti gli altri. Ciò significa che invece di un semplice "elenco" di strati del DNA, ho avuto la rivelazione di un "sistema"... un sistema sacro e con un fine che ci travolge con il suo messaggio di amore e appropriatezza.

Non si può leggere questo libro senza riconoscere il magnifico posto che abbiamo nell'Universo. Quando lo avrete finito di leggere e messo da parte, dovrete fare un profondo respiro e riflettere che "se tutto questo fosse vero, allora facciamo veramente parte di un piano Divino Universale!" E avreste ragione, perché questo è proprio ciò di cui parla il libro.

Infine, ogni strato è presentato singolarmente con l'adeguato insegnamento. Per ottenere veramente qualcosa da questo libro, dovete vedere il tutto non come uno studio di 12 cose, ma come lo studio di un sistema vastissimo che in qualche modo pone sul pianeta dei "frammenti di Dio" e poi lascia che siano loro stessi a scoprire "il resto della storia". Questi frammenti siamo noi! È possibile? E se fosse così, cosa farete di questa informazione?

Non leggete questo libro se desiderate soltanto aggiungere altre cose all'elenco di quelle che già conoscete. Leggetelo, invece, con l'idea che c'è ancora moltissimo da scoprire su voi stessi. Infine, rendetevi anche conto che è scoprendo chi si è che arrivano i cambiamenti, spesso dei grandi cambiamenti, e molte altre domande.

Il primo capitolo, che segue questa introduzione, illustra perché queste informazioni e questa energia sono invisibili alla logica razionale, e soprattutto perché non le potete osservare con i vostri occhi. Oggi stiamo tutti iniziando a "unire i puntini" con ciò che anche la scienza comincia a riconoscere.

Ma la scienza non sta iniziando a confermare i nostri puntini esoterici, sta invece iniziando a fornire un alveo scientifico alle nostre informazioni esoteriche, il che permette, agli occhi di molti, di passare da ciò che in passato erano nostre "strane idee" a una "possibile realtà". Detto semplicemente, sembrano confluire dei fatti scientifici che iniziano a collegarsi proprio con questo tipo di studio. Un giorno la spiritualità e la scienza saranno così simili da essere difficilmente distinguibili.

Vi parlerò poi di come è nato questo studio e di chi, volente o nolente, vi ha partecipato, affinché possiate capire il perché delle lettere ebraiche e della numerologia, e perché le cose sono andate come sono andate.
Seguirà la presentazione della struttura del DNA e come delle cose "illogiche" diventano molto logiche. Ciò comprende le ultime informazioni sul "DNA spazzatura", cosa potrebbe essere e perché è stato definito in tal modo.

Il mio argomento preferito è "cose a cui non si pensa". Abbiamo davanti a noi cose che sfidano la logica del pensiero, eppure le ignoriamo bellamente senza mai vederne l'incongruenza! Porterò alcune informazioni molto controverse ed esoteriche che sono alla base dell'insegnamento di Kryon. Dovete avere una visione più ampia di ciò che sta accadendo sulla Terra prima di lanciarci nello studio di quel che si trova nel nostro DNA, perché molto di ciò che Kryon afferma esserci nel nostro DNA fa parte della storia, e porta con sé più di 100.000 anni di "chi voi potevate essere". Si tratta di un capitolo impegnativo, diviso in diverse parti. Non perdetevi la parte di quando mi trovavo in Australia, quella con le mosche.

Nel capitolo "Inizia l'insegnamento" spiegherò come Kryon vuole che il DNA sia visto e considerato. Vi illustrerò anche una numerologia molto elementare, è un argomento molto più comprensibile di quanto molti possano credere. È un argomento multidimensionale e farò un'introduzione quanto più completa possibile a questa scienza.

Seguirà la presentazione, strato per strato, di ciò che Kryon dice del DNA: i nomi, le energie, gli scopi e lo schema della "maestria interiore". Il tema ha una conclusione inattesa, e lo vedrete, tuttavia non sarò io a svelarla, ma Kryon.

Nel leggere questo libro, scoprirete che, in realtà, le definizioni e l'insegnamento dei singoli strati del DNA non occupano la maggior parte del libro. La cosa è stata fatta volutamente, perché il libro non intende darvi una nuova lista di cose da mettere sul vostro scaffale metafisico. Mi auguro, piuttosto, di darvi un'idea della rilevanza che il DNA potrebbe in realtà avere e cosa significa questo per noi. Nella presentazione degli strati, Kryon spesso si apre ad altri temi, racconta delle storie e parla persino degli ET! È una presentazione assai vivace e non dico altro.

Seguono quattro canalizzazioni di Kryon sull'attivazione del DNA, il preconcetto scientifico e la vita multidimensionale in generale. Sono canalizzazioni date negli ultimi mesi, mentre stavo scrivendo questo libro e mettendo maggiormente in luce in modo eccellente le applicazioni pratiche di questo insegnamento metafisico.

Talvolta ci sono informazioni che si ripetono, specialmente nelle canalizzazioni dal vivo, ma voi passate oltre: le canalizzazioni dal vivo sono state date in forma indipendente rispetto al libro, quindi troverete parecchie volte la spiegazione che il DNA "spazzatura" è in realtà l'energia della vostra spiritualità. L'eliminazione di queste ripetizioni attenua l'energia dell'esperienza dal vivo. Comunque, io credo che non sia mai troppo sentirselo ripetere!

Sappiate che in tutto il libro io e Kryon utilizziamo le parole quantico e multidimensionale in modo interscambiabile. In fisica, il reale significato del termine "quanto" fa riferimento alla più piccola unità di materia o energia che si trasferisce durante un processo. Questa parola viene dal termine latino "quantus", cioè "quanto" relativo alla quantità. Noi, però, ci serviamo di questa parola in modo colloquiale, come la gente ne sente parlare oggi, piuttosto che utilizzandolo secondo la terminologia della fisica. Quindi, in questo libro, per "stato quantico" s'intende uno "stato multidimensionale". Probabilmente la ragione per cui questo vocabolo ha assunto un tale significato è perché in fisica ci si riferisce ad esso come a un puro stato empirico. La teoria della meccanica quantistica, tuttavia, ha fatto sì che cominciassimo a capire cose che sembravano "casuali", o in uno stato che alcuni definiscono "caos". Questa casualità o "realtà basata sulla probabilità" può essere semplicemente il modo in cui noi percepiamo la cosa, e ciò non è per nulla casuale per gli standard di quelle nuove leggi della fisica che ancora non abbiamo scoperto o compreso.

Alla fine vi citerò alcuni avvenimenti attuali su cui riflettere. Quale pensate che sia la reazione dello Spirito al trapianto di organi Umani? Se il DNA è assolutamente unico e contiene il nostro Registro Akashico, c'è integrità spirituale in un trapianto? Lo si deve fare? E se senza un trapianto una persona morisse? In questa sezione troverete risposte sensate.

Presenterò anche l'ultimissima novità sulla "creazione della vita fatta dall'uomo", una piccolissima molecola di DNA totalmente creata in laboratorio nel 2010. È una cosa corretta? In che modo ci tocca? Quali saranno i suoi sviluppi? La notizia è di oggi, e le risposte sono piene di buon senso... e sembra che abbiamo il potere di offendere non poche persone.

Le ultime pagine del libro presentano delle stupende immagini a colori degli strati del DNA dell'artista Elan Dubro-Cohen. Impreziosiscono realmente questo libro!

L'ultimo appunto riguarda il fatto che questo libro sarà imitato, subirà delle aggiunte, sarà rielaborato con un altro nome, verrà presentato come emblema del male di questo secolo e altre cose di questo genere che sono successe ai miei libri.

Del resto, se tutto questo non ci fosse... dove sarebbe il divertimento?

 

Kryon - I 12 Strati del DNA
Un insegnamento metafisico per sviluppare la maestria Interiore
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