sabato 8 ottobre 2011

Apice del freddo domenica, con la neve sull'Appennino. A inizio settimana tornerà il bel tempo

 

Per la giornata di Sabato 8 Ottobre le previsioni meteo indicano neve a quota 900 metri sulle Alpi, mentre per domenica sono previste nevicate sull’Appennino. A smentita di quanto affermano i caldo rialzisti del global warming, stiamo assistendo a forte ondate di freddo non solo in Italia ma in tutta l’Europa: - Ma quando mai abbiamo visto le nevicate ad Ottobre in Italia?

Lo ribadiamo, l’inverno che verrà sarà da ricordare, un inverno epocale!

 

Anticiclone non ancora domo, Autunno costretto alla ritirata.

L'incursione Artica raggiungerà il top nella giornata domenicale, con le temperature in ulteriore calo e la neve che comparirà sui rilievi appenninici dai 1200 m del medio Adriatico ai 1600 m delle regioni Meridionali.

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Apice del freddo domenica, con la neve sull'Appennino. A inizio settimana tornerà il bel tempo

Anticiclone non ancora domo, Autunno costretto alla ritirata.

L'incursione Artica raggiungerà il top nella giornata domenicale, con le temperature in ulteriore calo e la neve che comparirà sui rilievi appenninici dai 1200 m del medio Adriatico ai 1600 m delle regioni Meridionali.

Ivan Gaddari: 08-10-2011 ore 10:52 copyright 2011

Che la diminuzione delle temperature si sarebbe rivelato l'elemento più significativo del maltempo, lo sapevamo. Ma che il brusco sbalzo termico potesse dipingere scenari prettamente invernali sui rilievi appenninici, non lo immaginavamo. L'afflusso d'aria fredda, che ricordiamo provenire direttamente dall'Artico, sta appena cominciando. Domenica, quando la saccatura penetrerà ulteriormente nel Mediterraneo, si accentuerà a coinciderà con una ulteriore flessione delle temperature.

Passeremo da valori termici al di sopra della norma, a dei valori inferiori alle medie. La diminuzione sarà nell'ordine dei 10-12 gradi! Va però fatta una precisazione. Le regioni Settentrionali, in particolare il settore ovest, sono quelle che risentiranno meno del freddo e la ragione è imputabile alla circolazione settentrionale che discende dai pendii alpini riscaldata e decisamente secca.

Il foehn, almeno, sta aiutando a ripulire l'aria dagli agenti inquinanti derivanti dalla stagnazione atmosferica delle scorse settimane. L'aria è tersa, la visibilità è divenuta ottima e finalmente respirabile. Foehn che permarrà per qualche altro giorno, perché anche se arriverà la propaggine dell'Alta Pressione delle Azzorre, inizialmente si disporrà in modo tale da mantenere intatto l'afflusso d'aria fredda. Ragion per cui prevediamo altre nevicate sui versanti settentrionali dei crinali alpini.

 

 

Domenica il maltempo si concentrerà sulle regioni del medio versante Adriatico, al Sud e in Sicilia. L'afflusso d'aria fredda farà calare ulteriormente le temperature e la neve scenderà di quota sino ai 1200 dei rilievi dell'Appennino centrale. Al Nord andrà decisamente meglio, anche grazie alle correnti secche che discenderanno dalle Alpi.

 

Ma torniamo alle altre regioni. Quella domenicale non sarà probabilmente le peggior giornata dell'intera settimana - perché battuta dal venerdì - ma sicuramente risulterà la più fredda. Una ritornante instabile raggiungerà le regioni del medio versante Adriatico, causando un peggioramento. Pioverà sulle coste e nell'immediato entroterra, mentre sui rilievi si registrerà un repentino calo della quota neve che potrebbe raggiungere i 1100/1200 m. Qualche spruzzata di neve sembra riuscire a propagarsi sui versanti orientali dei rilievi delle Centrali tirreniche, quindi su Toscana, Umbria e Lazio.

Al Sud ed in Sicilia permarrà una spiccata instabilità, soprattutto nella prima parte del giorno. Non mancheranno piogge in forma di rovescio o temporale, mentre sui rilievi appenninici cadrà la prima neve di stagione: oltre i 1600 m. Isolati fenomeni potrebbero manifestarsi anche in Sardegna, con qualche spruzzata di neve sulle cime del Gennargentu. Va detto che il Mezzogiorno sarà spazzato da furiosi venti di Tramontana, che sullo Ionio potrebbe registrare raffiche di burrasca.

Le schiarite che inizieranno a manifestarsi dal pomeriggio continueranno la notte successiva e soprattutto nei primi giorni settimanali, quando la propaggine dell'Anticiclone delle Azzorre si espanderà verso est e pian piano ingloberà l'intera Penisola. Significa che avremo un ritorno alla stabilità, quindi al bel tempo, un'attenuazione dei venti e un graduale rialzo delle temperature. Si comincerà dalle massime che usufruiranno subito del maggior soleggiamento, poi si proseguirà con le minime. Da metà settimana prossima le ore centrali del giorno ci riproporranno un clima assolutamente gradevole.

 

 

Mercoledì sarà tornata l'Alta Pressione, che ripristinerà condizioni di bel tempo in tutta Italia.

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