martedì 10 maggio 2011

Alla faccia del riscaldamento globale

 

10 Maggio 2011

 

Gennaio, prima il grande freddo…..

Un’ondata di freddo polare ha investito il Midwest degli Stati Uniti (la parte centro-orientale, cioè) con temperature che in certi casi sono precipitate al di sotto dei -40 gradi centigradi.

Secondo i dati del National Weather Service, il servizio meteorologico federale, International Falls, cittadina del Minnesota al confine con il Canada, venerdì ha registrato un record assoluto di 43 gradi sotto lo zero e ha così confermato la sua fama di “surgelatore del Paese”; nella giornata di sabato, la temperatura è “risalita” a -25, ma il freddo percepito era comunque intenso a causa del vento.

Maggio, le grandi alluvioni…..

Dopo le tempeste e i tornado delle scorse settimane, non c’è tregua per il Sud degliStates. Il Mississippi, fiume più lungo degli Stati Uniti, a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, ha raggiunto livelli record, esondando in diversi punti ed allagando numerose abitazioni nel Centro-Sud degli USA, in particolare nell’area di Memphis, nelTennessee.

I livelli attuali raggiunti dalle acque sfiorano quelli registrati nel corso delle due grandiesondazioni del corso fluviale, datate rispettivamente 1927 e 1937. E sono destinati a crescere ulteriormente per tutto il mese di maggio, avvertono gli esperti.
Centinaia di persone sono state costrette ad evacuare e le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto confortanti: avvisano di prepararsi al peggio soprattutto inMississippi ed in Louisiana, nelle aree di Baton Rouge e di New Orleans.

La piena, in questo tratto, è attesa per metà mese. Sul territorio ci sono anche dellecentrali nucleari. Per precauzione tre reattori nucleari che si trovano lungo il percorso potenzialmente a rischio potrebbero essere spenti.
Il picco, con livelli di 16 metri, è atteso per lunedì. Intanto i soccorsi sono resi ancora più difficoltosi dal gran numero di strade chiuse perché inondate dall’acqua. Gli spostamenti sono disagevoli. Chi può parte ora che ha ancora una chance di evitare il peggio. In tanti, anche tra la popolazione over cinquanta, affermano di non aver mai visto niente di simile. Un fiume così alto e minaccioso non se lo ricorda nessuno.

Molti terreni agricoli sono stati letteralmente inghiottiti e la rete di argini costruita nel secolo scorso è stata messa a dura prova, la speranza è che regga. Ingenti i danni all’economia fluviale. Le perdite maggiori, ovviamente, sono quelle nel settore agricolo, messo in ginocchio dalla piena, con i campi di grano e soia invasi dalle acque.
Per arginare le inondazioni, le autorità hanno ordinato di costruire dei canali secondari, una misura volta ad allentare la pressione sulle dighe per proteggere le città a valle. Per i prossimi giorni, fortunatamente, non sono attese altre piogge.

 

 

 

poi…… pensateci

 

  la redazione di curiositybox (2011)

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